23 Marzo 2016

Rose e Ricordi

Rose per me e per
voi
Le rose mi sono sempre piaciute, soprattutto se bianche o
color panna.
Le trovo incredibilmente eleganti e raffinate, come una
signora d’altri tempi.
Mentre costruivo queste rose di carta mi sono venuti in mente un po’ di pensieri e un po’ di emozioni. Non so perché, ma ho immaginato una vecchia soffitta, tutta polverosa ma con una finestrella che spinge dentro un po’ di luce, quella luce dove rimane sospesa la polvere, che ad immaginare bene potrebbero essere tante piccole fate sperdute. Una soffitta come quelle di una volta insomma, oppure quelle che si vedono nei film. Ho immaginato un vecchio baule, pieno di polvere anch’esso, da aprire con delicatezza e da trovarci dentro un sacco di cose.
Ricordi o pezzi di vita ?
Fotografie, album di nozze di mamma e papà, vecchi quaderni di scuola, disegni delle medie e qualche diario delle superiori, le prime foto con gli amici al mare, quelle con il primo fidanzato che ti viene a prendere fuori da scuola e tu – cavoli – ti senti proprio e finalmente sul tetto del mondo!
Un sacco di cose che avevi dimenticato insomma e che forse nemmeno ricordavi di avere.

 

 

Emozioni profumate
E poi lì, in un angolo, una scatola di cartone. La apri e ci trovi dentro un sacco di emozioni che improvvisamente ritornano nel tuo presente. Forse legate ad una festa importante, una di quelle in cui la mamma ti aveva comprato un abito tutto bianco, magari con qualche pizzo. Ricordi vagamente le tue amiche, anche loro con i loro abiti bianchi, sorrisi, capelli al vento, emozioni. Una cerimonia importante, forse la tua Prima Comunione. O forse era una festa di matrimonio a cui avevi fatto da damigella o semplicemente eri una delle invitate. Ricordi lontani.
E l’emozione ritorna prendendo in mano un cerchiello per capelli, con una rosa bianca di carta, ancora intatta, ancora perfetta, sembra vera. Ne senti quasi il profumo che qualcuno ci aveva spruzzato sopra, i capelli che scivolano e tu che te lo rimetti infinite volte, che deve stare proprio lì, fermo.
E ti ricordi che dovevi stare attenta a non sciuparlo, a che non ti cadesse dalla testa che altrimenti mamma ti sgrida. E quel giorno, con quella rosa bianca ai lati della testa, ti sei sentita bella, importante, quasi una principessa. Alle volte basta poco, per sentirsi così, anche solo una rosa di carta.

 

Tutto questo ho pensato mentre le facevo, queste rose di carta.
E chissà invece quali emozioni potrebbero scatenare in voi o nelle vostre bimbe. O quali saranno i ricordi che vi torneranno in mente, quando, tra qualche anno, aprirete il vostro baule impolverato in soffitta.
Se vi piacciono le mie rose per un regalo o per costruire un ricordo, vi aspetto.
A presto !

 

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